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Decreto fondo per l’innovazione in agricoltura a sportello tramite Ismea

31-08-2023 13:26

Magliari Gianpietro

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Decreto fondo per l’innovazione in agricoltura a sportello tramite Ismea

Fondo per l’innovazione in agricoltura tramite ISMEA

 Il Governo mette a disposizione agevolazioni per progetti di innovazione delle PMI nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso il Fondo per l'innovazione agricola. Questo fondo ha risorse pari a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, come stabilito dalla legge di bilancio 2023. I fondi sono resi operativi attraverso un decreto congiunto firmato dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell'economia e delle finanze.

 

 

BENEFICIARI 

 

Possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:

a) risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ovvero di “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, ovvero con qualifica di “impresa agro meccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99;  

b) risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; 

c) hanno sede operativa nel territorio nazionale; 

d)non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER;

 

Non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. 

 

Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda. 

 

Non possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. 

 

CONTRIBUTI 

 

Le imprese, devono effettuare investimenti in innovazione tecnologica di importo compreso tra 70.000 euro e 500.000.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto. 

La percentuale massima del contributo varia a seconda del tipo di impresa e dell'importo dell'investimento. 

 

Ad esempio, per le PMI agricole o della pesca, la percentuale massima del contributo varia: 

- dal 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro 

- fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro

- fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro

- fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

 

Per le PMI agromeccaniche, in conformità a quanto previsto dall’Allegato I del Regolamento GBER, che forniscono servizi agro meccanici e tecnologici e che svolgono, presso e in favore di terze PMI agricole, della pesca o dell’acquacoltura, come sopra richiamate, lavorazioni meccaniche, con mezzi meccanici propri; le percentuali massime del contributo sono più elevate.

 

Esempio 

 - 100% per investimenti fino a 100.000 euro

 - 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro

 - 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro

 - 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

 

Alle agevolazioni precedenti, si applicano i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento, come di seguito riportati:

 

a) per le PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti rispettivamente dagli  articoli 14 e 17 del Regolamento ABER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori; 

 

b) per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti dagli articoli 27, 28, 30 paragrafo 2 lettere d) o e), 33 o 46 del Regolamento FIBER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili; 

 

c) per le PMI Agricole che svolgono un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione delle disposizioni normative richiamate alla lettera a) del presente comma e per le PMI Agromeccaniche, gli aiuti sono concessi entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis. 

 

Oltre al contributo a fondo perduto, le imprese possono accedere alla garanzia dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) e a contributi diretti per l'abbattimento del costo delle commissioni di garanzia.

 

PIANO DI INVESTIMENTO 

 

Le spese ammissibili sono :

 

- l'acquisto di macchine, strumenti e attrezzature per l'agricoltura;

- macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia;

- macchine per la zootecnia;

- trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del  Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V,  la domanda di sostegno  dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario deve   dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo  la normativa vigente;

 - Investimenti per la pesca e l'acquacoltura. 

 

Le spese devono riguardare l'acquisto di beni nuovi di fabbrica.

 

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO 

 

1. L’erogazione del contributo a fondo perduto ha luogo, in un’unica soluzione, su un conto corrente intestato esclusivamente al soggetto beneficiario che deve rendicontare i costi sostenuti mediante invio delle relative fatture quietanzate.

2. In alternativa, il soggetto beneficiario può disporre che il pagamento del contributo sia eseguito, in nome e per proprio conto, da ISMEA direttamente al fornitore. In tal caso, l’erogazione avviene a  Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di concerto con Il Ministro dell’economia e delle finanze  a  titolo di saldo, previa dimostrazione dei giustificativi di spesa per la quota di costo non coperta da contributo. 

 

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 

 

Le agevolazioni sono concesse attraverso una procedura sportello tramite ISMEA  e previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative.

 

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CLICCA QUI PER TESTO INTERO DEL DECRETO 

 

 

 

 

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